AMBITO.

REFERENTE
Bike & Flowers è un progetto triennale, dal 2024 al 2027, che mira alla rigenerazione ecologica lungo una ciclabile esistente di 19 km, situata nelle aree fluviali del Po e nasce per rispondere alla crisi globale degli impollinatori, il cui declino sta mettendo a rischio la biodiversità e la sicurezza alimentare.
Il progetto prevede interventi su 3,5 ettari per incrementare la biodiversità, migliorare gli habitat per gli impollinatori e promuovere la sostenibilità coinvolgendo comunità locali e agricoltori.
Ideato e coordinato da Fondazione ZOOM - in partnership con Fondazione Agrion, Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi (DBIOS) e Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell' Università di Torino - il progetto ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito della seconda edizione del bando “Simbiosi: Insieme alla Natura per il futuro del Pianeta” che intende contribuire a sostenere progetti volti a proteggere e valorizzare il patrimonio naturale e la biodiversità oltre che ad aumentare la consapevolezza pubblica e individuale sul ruolo che il degrado ambientale ha sulla salute delle persone.
DI FIORE IN FIORE,
LA BIODIVERSITÀ SPICCA IL VOLO.
APOIDEI
Le api, diverse per forma, dimensione e colore, presentano un addome a bande gialle e nere e peli su quasi tutto il corpo, usati per trasportare il polline. Esistono specie solitarie, gregarie e sociali, che nidificano prevalentemente nel terreno o in cavità naturali e artificiali.
Svolgono il ruolo cruciale dell'impollinazione, garantendo la riproduzione di oltre l'80% delle piante e rivelandosi gli insetti più efficienti in questo compito. Le api da miele, in particolare, sono ottimi bioindicatori della qualità ambientale, esplorando territori fino a 10 km dall'alveare.
Si adattano a svariati ambienti, ma il loro legame con le piante da cui raccolgono nettare e polline le rende vulnerabili alla frammentazione e alla perdita degli habitat. In base alle specie vegetali visitate, si dividono in monolettiche (una sola specie), oligolettiche (poche specie) e polilettiche (svariate specie).


SIRFIDI
Molte specie di sirfidi sono abili mimi di api, bombi e vespe velenose, una strategia che li protegge dai predatori. Sono noti per la loro capacità di volare fermi a mezz'aria, simile a quella degli elicotteri, da cui deriva il loro nome inglese "Hoverfly".
Questi insetti svolgono un ruolo cruciale nell'impollinazione, visitando oltre il 70% delle specie di fiori selvatici. Le loro larve contribuiscono in modo fondamentale all'equilibrio degli ecosistemi e al controllo dei parassiti, nutrendosi di afidi, bulbi o materiale vegetale in decomposizione.
Grazie alla loro capacità di adattarsi e specializzarsi in una grande varietà di ambienti, i sirfidi sono considerati ottimi bioindicatori della qualità ambientale.
LEPIDOTTERI
I lepidotteri, comunemente noti come farfalle e falene, si distinguono per le loro ali ricoperte di squame, che creano colorazioni spesso molto vivaci. Sono dotati di una spirotromba, una sorta di proboscide, che permette loro di nutrirsi del nettare anche dai fiori con corolle profonde.
Questi insetti sono cruciali per l'equilibrio degli ecosistemi, poiché in ogni stadio del loro ciclo vitale (uovo, bruco, crisalide e adulto) rappresentano una fonte di cibo fondamentale per ragni, altri insetti, rettili e uccelli. Svolgono anche un importante ruolo come impollinatori.
Pur adattandosi a una vasta gamma di ambienti, in particolare le praterie dal livello del mare fino a 2500 metri, la loro sopravvivenza è strettamente legata alla presenza di piante nutrici specifiche per i bruchi. Per superare l'inverno, circa due terzi delle specie entrano in uno stato di letargo detto diapausa, solitamente durante lo stadio di bruco, che mostra una notevole resistenza alle basse temperature. Altre specie, invece, affrontano l’inverno come uova, pupe o, in alcuni casi, come adulti.





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