BEE
ZOOM
Progetto per la tutela degli impollinatori
PROGETTO.
REFERENTE
Secondo il rapporto “Pollinators, Pollination and Food Production” di IPBES (piattaforma intergovernativa dell’ONU per la biodiversità, fondata nel 2021) il 16% degli insetti impollinatori selvatici a livello mondiale è a rischio di estinzione, in particolare il 40% delle specie di api e farfalle a causa del cambiamento climatico, della perdita degli habitat, dei pesticidi, degli agenti patogeni, dell’inquinamento e delle specie invasive.
Ma è dalle 20.000 specie diverse di insetti impollinatori che dipendono il 90% dei fiori selvatici e il 75% della produzione alimentare così come l’impollinazione attraverso insetti è direttamente responsabile tra il 5 e l’8% del volume della produzione agricola.
Gli impollinatori, quindi, sono uno tra gli indicatori biologici della qualità dell'ambiente e rappresentano attualmente una delle emergenze ecologiche più importanti.
Il progetto Bee friends contribuisce a diversi temi/obiettivi a livello internazionale
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Strategia europea per la biodiversità per il 2030
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Il nuovo accordo EU per gli impollinatori che prevede una mappatura delle aree-chiave entro il 2025, per migliorare la conoscenza delle cause e delle conseguenze del declino delle popolazioni di insetti impollinatori.
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L’approvazione della Natural Restoration Law europea (Oltre l’80% degli habitat europei sono in cattive condizioni: I paesi dell’UE devono ripristinare almeno il 30% degli habitat in cattive condizioni entro il 2030, il 60% entro il 2040 e il 90% entro il 2050)
Gli obiettivi SDG che compongono l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
OBIETTIVI.
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Aumentare le popolazioni locali di impollinatori
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Censire i principali taxa di impollinatori selvatici
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recuperare o rinaturalizzare aree in cattive condizioni, degradate
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reintrodurre piante native e crearedi siti di nidificazione
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informare i cittadini sulle minacce che gli impollinatori stanno affrontando e farli avvicinare, con attività educative ed esperienziali, ad un micromondo affascinante ed indispensabile, ma ancora oggi poco conosciuto.
Una mission che sarà perseguita, da oggi, grazie a numerose attività che studiano gli impollinatori e le loro abitudini, con l’obiettivo di ideare e sviluppare soluzioni che possano salvaguardare la specie e, di conseguenza, tutto l’ecosistema, coinvolgendo la comunità e le diverse realtà sul territorio.
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Due i luoghi prescelti per la ricerca:
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il territorio piemontese: un’area di circa 14mila mq del Bioparco Zoom è stata adibita a stazione di ricerca per lo studio delle comunità locali di insetti impollinatori per valutare il loro stato di salute e le eventuali contaminazioni ambientali con cui vengono in contatto nell’area di studio, la loro relazione con la flora presente e le condizioni del suolo in collaborazione con l’Università di Torino (Simona Bonelli), Monica Vercelli, Umberto Maritano.
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l’Africa, dove grazie al “Botswana Beekeeping Project” la Fondazione ZOOM promuove l’apicoltura al posto dell’ allevamento, fornendo una risorsa economica alternativa, una fonte di cibo integrativa come miele e gli altri prodotti dell’alveare e al contempo sviluppando tecniche sostenibili per la gestione delle risorse naturali.
PIEMONTE.
Il censimento nell’area dei principali gruppi di impollinatori selvatici (apoidei, lepidotteri e ditteri sirfidi) e delle specie botaniche esistenti renderà possibile capire le migliori strategie per garantire la sopravvivenza di specie rare, minacciate o protette, sia vegetali che degli insetti impollinatori, poiché strettamente interdipendenti. Obiettivo è ricavare dati per trovare soluzioni per favorire l'instaurarsi di popolazioni stabili di questi insetti responsabili del prezioso servizio di impollinazione e mettere a punto soluzioni sostenibili di gestione delle aree prative.
ATTIVITÀ SVOLTE.
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Monitoraggio e censimento qualitativo e quantitativo delle principale categorie di impollinatori fuori e dentro il bioparco ZOOM in collaborazione con l’Università di Torino – Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei Sistemi
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Con il censimento degli impollinatori iniziato nel 2021 Zoom e la Fondazione Zoom sono entrati a far parte del progetto di ricerca nazionale Butterfly Monitoring Scheme Italia (ITBMS), e conseguentemente nella più ampia rete di monitoraggio a scala continentale, denominata European Butterfly Monitoring Scheme (eBMS).
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Sono stati censiti 443 individui di 20 specie di apoidei, 141 individui di 22 specie di sirfidi. 40 individui di 9 specie di lepidotteri
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​ Semina di specie floreali locali selezionate
STAKEHOLDERS.
PARTNER.
BOTSWANA.
Il progetto BEEKEEPING IN BOTSWANA nasce nel 2022 dalla collaborazione con la People and Wildlife Trust (PWT) e Leopard Ecology & Conservation che, da oltre 20 anni, lavorano con la comunità di Kaudwane, (nel distretto di Kweneng in Botswana a 5 km dal confine di due parchi nazionali, la Khutse Game Reserve e la Central Kalahari Game) promuovendo la sopravvivenza a lungo termine delle popolazioni di animali selvatici, la conservazione e l'educazione delle popolazioni locali.
L’apicoltura con questo progetto, vuole diventare oggetto di numerose attività tra cui la promozione di corsi di formazione sull’allevamento delle api, l’incentivazione dello “sfruttamento” sostenibile delle risorse naturali per differenziare le fonti di reddito e migliorare il sostentamento delle comunità locali e l’utilizzo come lavoro riabilitativo sociale.
Nel 2022 è iniziato il progetto grazie alla collaborazione dello staff LEC, fondamentale per il coordinamento ed il supporto su campo.
ATTIVITÀ SVOLTE.
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E’ stato creato un gruppo di 5 donne interessate all’apicoltura e sono stati fatti i primi corsi di apicoltura nel villaggio; inoltre è stata formata una donna locale per seguire il progetto.
Sono state inoltre acquistate le arnie e l’equipment necessario. Il progetto ha avuto l’attenzione della FAO e oggi la donna locale referente, è statainclusa nel progetto “School farming” della FAO. -
Sono state posizionate 2 bilance elettroniche nelle arnie per misurare le condizioni ambientali e le condizioni di salute e di attività delle famiglie di api. Ogni bilancia misura:
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Temperatura interna
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Temperatura esterna
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Umidità interna
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Umidità esterna
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Peso della famiglia di api
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Registratore di suoni
(Questi dati vengono monitorati a distanza dalla Fondazione).
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Analisi del miele prodotto nel villaggio negli anni, e confronto con i mieli prodotti da altri apicoltori della capitale col fine di capire quale sia il livello medio di qualità del miele prodotto e creare un protocollo di qualità standard
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Studio ed analisi della flora nel miele delle api in tre aree del Botswana per comprendere meglio le fonti vegetali disponibili e migliorare l'apicoltura locale e la produzione ed in dagare anche la crescita e lo sviluppo delle colonie di api in relazione al flusso di nettare nella stagione della fioritura